Casco 100%, traguardo ancora lontano

18 Settembre 2014 / 
Massimo Valente / 

Riporto per intero il mio pensiero sull’uso del casco in una lettera inviata alla redazione di Bisceglieindiretta, giornale online biscegliese, pubblicata il 13 Maggio 2013

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Casco 100%, traguardo ancora lontano

Casco 100%: l’obiettivo ambizioso, lanciato dal concorso ficcanaso “Ci Sei Cascato” nel 2012 sembrava, se non a portata di mano, per lo meno ipotizzabile. Se ben pianificato, Bisceglie avrebbe potuto vantarsi, nell’arco di due o tre anni, di essere la città più legale, più attenta alla sicurezza stradale dei giovani, dell’intera Italia. Probabilmente sarebbe bastato che il coordinamento dell’iniziativa avesse coinvolto più direttamente le istituzioni, magari disposte ad investire in una campagna di comunicazione pubblica (e multe a tutti i disobbedienti) per dire Sì al casco e senza deroghe.

E invece, al ritorno della bella stagione, dai garage sbucano gli scooter e motociclisti smemorati. In due, tre, anche quattro, viaggiano sullo stesso mezzo senza una protezione. I più indisciplinati sono gli adulti, gli over 40, che viaggiano  mettendo a repentaglio la vita e non per questioni di moda o acconciatura come si è soliti pensare, ma per la praticità di un viaggio in sella e un facile parcheggio in centro. E allora non è difficile trovare un bimbo sistemato tra sedile e manubrio, un papà (il casco a questo punto diventa un dettaglio) che sfreccia oltre i limiti della velocità consentita facendo gimcana tra le automobili in coda e i volti di entrambi attraversati dall’orgoglio di aver risparmiato tempo, soldi e fatica, in barba ad ogni possibile conseguenza.

 

Il ripetersi del solito cliché porta l’organizzatore dell’iniziativa, l’osteopata e manager di Italia della Cultura Massimo Valente, a tornare a bomba sul problema, approfittando degli ultimi giorni di campagna elettorale per lanciare il guato di sfida non solo alla città, ma anche ai candidati sindaco e ai candidati consigliere pur presenti all’evento di presentazione e premiazione del  concorso “Ci sei cascato” (http://bisceglie.italiadellacultura.it/casco) (Francesco Spina,  Gianni Casella, Angelo Consiglio, Tonia Spina ed altri).
Certamente – spiega Valente – non posso che ringraziarli per la loro condivisione, ma siccome l’obbiettivo è il casco 100% è evidente che siamo lontani. A conferma di ciò, anche quest’anno, con l’inizio della bella stagione, il numero di ciclomotori in giro comincia ad essere consistente, ma è inversamente proporzionale al numero dei caschi, che resta decisamente raro. Vi ricordo il motivo per cui tutti noi dovremmo tenere a cuore la mission del Casco 100%:

  1. Senza il casco, in caso di incidente, SI MUORE o si possono avere lesioni GRAVI;
  2. Indossarlo allacciato e a norma (i caschi a scodella non sono a norma da 13 anni) è una legge dello Stato e il rispetto della regole è alla base del senso civico;
  3. Tamponare il pessimo spettacolo che offriamo agli stranieri che notano come nelle città civili (e anche nelle città limitrofe) questa regola è normalmente rispettata.

Per cui vado direttamente ai punti necessari che potrebbero cambiare la situazione:

  1. i vigili a differenza di quello che è stato fatto in tutti questi anni facciano il loro semplice dovere, senza se e senza ma:
    • multare ogni giorno almeno chi passa davanti al comando senza casco;
    • multare chi indossa il casco non correttamente e appeso al collo;
    • multare chi indossa caschi non regolamentari (non è stata mai fatta una multa nella storia di Bisceglie);
    • in più, benché non strettamente attinente all’uso del casco, sequestrare motocicli “truccati”, anche solo per alleggerirci dall’inquinamento acustico
  2. i dirigenti delle scuole superiori di Bisceglie potrebbero prendere una posizione dura nei confronti dei ragazzi che giornalmente vanno a scuola senza casco; l’ideale sarebbe che riuscissero a far passare il messaggio che girare col casco, o meglio ancora con la bicicletta, è certamente più “figo”;
  3. gli adulti si ricordino di essere di esempio per i ragazzi che da sempre si formano modellandoli;
  4. le associazioni culturali – anche quelle nate in campagna elettorale – si facciano parte attiva di questo messaggio a incominciare dai loro soci.

Siccome non sono candidato in nessuna lista e per nessun partito, capirete bene che non ho nessun interesse di raccolta voti, per cui qualsiasi coalizione o candidato ne volesse fare strumento di propaganda politica è ben accetto, a patto che diventi un impegno post elettorale di cui certamente mi farò “osservatore”.
Fonte: Bisceglie in diretta – http://www.bisceglieindiretta.it/2013/05/07/casco-100-edizione-2013/#.UZnce6JM_uw

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